La metodologia messa a punto ha permesso il confronto delle performance di sostenibilità tra prodotti certificati e prodotti convenzionali
Lo studio condotto da numerosi ricercatori universitari europeo e dell’Università di Parma ha esaminato la sostenibilità dei prodotti certificati e biologici europei attraverso lo sviluppo di 25 indicatori.
I dati originali sono stati raccolti su 52 prodotti a livello di azienda agricola, trasformazione e vendita al dettaglio, consentendo la stima di circa 2000 valori indicativi. Lo studio dimostra che, nel campione preso in riferimento, il cibo certificato supera il corrispettivo cibo non certificato nella maggior parte degli indicatori economici e sociali. Mentre, per quanto riguarda gli indicatori ambientali (carbonio e impronta idrica) le loro prestazioni risultano essere simili.
I risultati legittimano anche le recenti iniziative sugli standard come il Biologico o le Indicazioni Geografiche come l’inclusione di clausole ambientali nel sistema delle Indicazioni Geografiche o l’inclusione di clausole sociali nel caso delle certificazioni private.
Fonte: Valentin Bellassen, Marion Drut, Mohamed Hilal, Antonio Bodini, Michele Donati, Matthieu Duboys de Labarre, Jelena Filipović, Lisa Gauvrit, José M. Gil, Viet Hoang, Agata Malak-Rawlikowska, Konstadinos Mattas, Sylvette Monier-Dilhan, Paul Muller, Orachos Napasintuwong, Jack Peerlings, Thomas Poméon, Marina Tomić Maksan, Áron Török, Mario Veneziani, Gunnar Vittersø, Filippo Arfini, The economic, environmental and social performance of European certified food, Ecological Economics, Volume 191, 2022, 107244, ISSN 0921-8009, https://doi.org/10.1016/j.ecolecon.2021.107244