Analisi comparata tra Francia, Italia e Austria sulle differenze nelle strutture della governance
Lo studio promosso da numerosi enti di ricerca, tra cui l’Università di Firenze, ha analizzato come le regole di scelta costituzionale e collettiva influenzano la negoziazione di interessi diversi e l’adattabilità degli standard di qualità alimentare in Francia, Italia e Austria.
In Francia, è presente un’organizzazione nazionale con una pluralità di competenze tecniche garantisce la coerenza delle indicazioni geografiche basate su nozioni di terroir e patrimonio. Mentre l’approccio italiano allo sviluppo rurale garantisce regole di voto molto elaborate per i gruppi di produttori e una più ampia interazione a livello regionale per realizzare decisioni ampiamente legittime. Infine, nel caso austriaco riguardante i diritti di proprietà intellettuale, i produttori definiscono le regole di scelta costituzionale e collettiva.
Lo studio conclude che le interconnessioni policentriche, pur ritardando l’adattamento, sostengono la conservazione a lungo termine dell’identità dei prodotti attraverso un’ampia legittimazione. Infine, viene sottolineato che sia l’autonomia dei produttori locali di adattarsi in modo innovativo al cambiamento, sia la forte identità di prodotto sono gli elementi fondamentali per la sostenibilità a lungo termine delle Indicazioni Geografiche.
Fonte: Marianne Penker, Silvia Scaramuzzi, Hanna Edelmann, Giovanni Belletti, Andrea Marescotti, François Casabianca, Xiomara F. Quiñones-Ruiz, Polycentric structures nurturing adaptive food quality governance – Lessons learned from geographical indications in the European Union, Journal of Rural Studies, Volume 89, 2022, Pages 208-221, ISSN 0743-0167, https://doi.org/10.1016/j.jrurstud.2021.11.023