Nella teoria, le IG sono riconosciute per favorire sistemi di produzione più sostenibili e fanno parte di un insieme di strategie che mirano a contrastare la nozione di cibo come merce e promuovere lo sviluppo territoriale
Uno studio dell’Università Federale di Santa Caterina (Brasile), esplora il rapporto tra IG agroalimentari e sostenibilità ambientale, sulla base di una revisione della letteratura scientifica.
Lo studio ha effettuato una ricerca sistematica, selezionando e analizzando 28 studi con evidenza empirica dei risultati delle IG. Sono stati identificati 16 effetti ambientali positivi e 5 negativi, con gli effetti positivi prevalenti nei Paesi del Nord, e gli effetti negativi più comuni nei Paesi del Sud. Inoltre, sono stati identificati sei fattori che favoriscono l’emergere di effetti positivi.
Considerando che esistono circa 65.900 IG e che la loro creazione è promossa dai governi nazionali e dagli organismi internazionali, è evidente che vi sia la necessità di ampliare gli studi su come le IG influiscono sulla sostenibilità e riconoscere la complessità dell’utilizzo di tale strategia, specialmente nei Paesi del Sud. Viene auspicato quindi di incorporare le IG in strategie più ampie in modo da promuovere lo sviluppo territoriale sostenibile.
Fonte: Marja Zattoni Milano, Ademir Antonio Cazella, Environmental effects of geographical indications and their influential factors: A review of the empirical evidence, Current Research in Environmental Sustainability, Volume 3, 2021, 100096, ISSN 2666-0490, https://doi.org/10.1016/j.crsust.2021.100096